A REGGIO EMILIA ACQUA DEL RUBINETTO NATURALE E FRIZZANTE
Reggio Emilia 29 maggio 2009 - E' stata inaugurato oggi a Reggio Emilia il primo distributore di acqua pubblica refrigerata, naturale, frizzante a servizio del Comune Capoluogo.
L'impianto fa parte del progetto 'acquapubblica', promosso da Enìa per incentivare l'utilizzo dell'acqua del rubinetto attraverso l' installazione, nel province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, di punti di distribuzione gratuita di acqua proveniente dagli acquedotti gestiti dalla società nelle varianti: naturale, refrigerata e frizzante. Il nuovo distributore permetterà ai cittadini di Reggio Emilia non solo di gustare la qualità dell'acqua delle reti Enìa, ma anche di incidere notevolmente sulla produzione dei propri rifiuti, riducendone la produzione.
Presenti all'inaugurazione Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia, Pinuccia Montanari, Assessore all'Ambiente del Comune di Reggio Emilia, Maurizio Rosi, Direttore SIAN-AUSL e Nino Simonazzi, Direttore di Enìa.
Durante l'inaugurazione Enìa ha distribuito materiale informativo sull'acqua pubblica e sul risparmio idrico e le bottiglie 'acquapubblica' da 1,5 litri di plastica riutilizzabile per incentivare l'utilizzo del distributore e dell'acqua del rubinetto. 'Questo distributore -ha ricordato il Sindaco Graziano Delrio- è una importante occasione per valorizzare l'acqua dei reggiani e costituisce un altro segno della nostra volontà di rendere disponibili per tutti servizi e opportunità' 'Un'acqua - ha precisato Maurizio Rosi SIAN-AUSL - controllata e buona che per qualità deve costituire un vanto per i reggiani e che i reggiani devono iniziare ad apprezzare e difendere'.
'Il Serbatoio pensile, il Parco dell'Acqua ed ora questo distributore: i cittadini avranno modo di conoscere il nostro lavoro quotidiano in un luogo simbolico per il sistema acquedottistico reggiano' ha detto Nino Simonazzi, Direttore di Enìa Reggio Emilia.
Il distributore è collocato in via Gabelli a fianco della Centrale Idrica Reggio Est e del Parco dell'Acqua a Bazzarola Una zona che dal Neolitico vede legati i reggiani all'acqua.
La Centrale Idrica di Reggio Est è entrata in funzione nel 1996, su un'area di circa 80.000 metri quadrati e raccoglie in sé molteplici funzioni connesse alla corretta conduzione di un importante e complesso sistema acquedottistico. La capacità di stoccaggio della Centrale è di 10.000 metri cubi di acqua potabile e, insieme alla Centrale di Via Gorizia, costituisce l'acquedotto di Reggio Emilia.
Il progetto della Centrale, firmato dagli Architetti Bertani e Vezzali di Reggio Emilia, ha meritato nel 2003 la menzione d'onore del Premio Medaglia d'Oro all'Architettura Italiana della Triennale di Milano. All'interno si svolgono anche le iniziative didattiche rivolte al mondo della scuola ed è visitabile un Museo dell'Acqua che raccoglie numerosi ed interessanti reperti della storia degli acquedotti reggiani.
Il Parco dell'Acqua è un 'parco urbano' nato dalla collaborazione tra Enìa, Comune di Reggio Emilia e Sesta Circoscrizione cittadina ed è stato progettato con criteri che tengono conto delle finalità a spazio collettivo-ricreativo, ponendo attenzione alla presenza di percorsi, arredi, acqua, verde ornamentale e fruibilità da parte anche di animali domestici.
Il distributore è attivo tutti i giorni dalla 8.00 alle 23.00 (in estate) e dalle 8.00 alle 21.00 (in inverno). I cittadini potranno scegliere tra acqua naturale, refrigerata e frizzante e riempire i propri contenitori. L'erogazione è garantita da un sistema di fotocellule. Il servizio è gratuito.
L'ambiente: l'acqua del rubinetto è buona, controllata, economica ed ecologica. L'impatto ambientale derivante dalla produzione delle acque minerali è evidente. Basti considerare l'uso di bottiglie di plastica monouso e il consumo di petrolio per fabbricarle, i camion per trasportarle e le relative emissioni in atmosfera. La produzione, il trasporto e lo smaltimento di una bottiglia di acqua minerale sono caratterizzate da un forte impatto sulla qualità ambientale. Alcuni dati: solo nel 2006 per produrre le bottiglie di plastica per imbottigliare i circa 12 miliardi di litri di acqua minerali bevuti dagli italiani sono state utilizzate 350mila tonnellate di PET, con un consumo di665mila tonnellate di petrolio e un'emissione di gas serra di circa 910mila tonnellate di CO2 equivalente. Utilizzare l' acqua pubblica significa ridurre drasticamente la produzione dei rifiuti. Acqua a 'chilometri zero' e controllata L'acqua arriva direttamente al distributore, come nelle nostre case, attraverso la rete dell'acquedotto.
Un'acqua a 'chilometri zero': Nello specifico l'acqua del distributore di Reggio Emilia proviene dai Campi Pozzi, profondi e ben protetti, situati nel comune di Cavriago (Case Corti e Quercioli) e nel comune di Sant'Ilario d'Enza. E' controllata sia alla fonte sia lungo la rete di distribuzione da parte dei laboratori Enìa. E' inoltre costantemente monitorata dall'Azienda AUSL di Reggio Emilia.
Un' acqua controllata e sicura: I cittadini possono conoscere i dati delle analisi dell'acqua direttamente dal distributore attraverso una tabella che riporta la qualità dell'acqua erogata. I dati di tutte le acque distribuite sono consultabili anche nel sito Enìa (www.irenemilia.it)
Un' acqua buona: Ai reggiani piace l'acqua del rubinetto. Il distributore sarà anche l'occasione per apprezzare la qualità dell'acqua pubblica con in più la possibilità di gustarsela anche frizzante. Un'acqua che non ha nulla da invidiare a tante marche in commercio e che i reggiani hanno dimostrato di preferire. L'ultimo esempio è stato domenica 17 maggio 2009 nei Laboratori del Gusto di Slow Food Reggio Emilia, durante i quali i presenti hanno preferito l'acqua Enìa a quelle in bottiglia. Un'acqua economica In Italia si consumano ogni anno 194 litri pro capite di acqua in bottiglia: un risultato che ci pone ai vertici tra i consumatori nel mondo. Più o meno 50 euro l'anno per persona. Bevendo l'acqua del rubinetto la spesa non raggiungerebbe 1 euro l'anno. L'acqua del distributore è gratuita: un ulteriore contributo al bilancio delle famiglie.
Ufficio Stampa Enìa Reggio Emilia
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